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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 7 ottobre 2014

Quei "salti" del Lago di Como...

"I salti d'acqua fra le rocce all'interno dell'oasi protetta dell'Orrido - ha denunciato un residente di Bellano (sponda lecchese del Lago di Como) - fanno un rumore insopportabile e i responsabili vanno dunque sanzionati".
E' stata sanzionata, così, madre natura? No: è stato sanzionato il sindaco di Bellano ritenuto, evidentemente, colpevole di non avere abbassato il volume sonoro dei salti d'acqua. Ma la farsa non finisce qui.  L'Arpa (l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) ha concesso, al sindaco di Bellano, di preparare dei documenti difensivi e farli pervenire all'autorità considerata competente in materia. Il sindaco, cioè, avrebbe dovuto preparare i documenti nel ruolo di presunto colpevole, spedirseli in quanto ritenuto autorità competente in materia e, sulla loro base, decidere se dichiararsi colpevole o innocente. Il sindaco, però, non  ha scelto né di pagare la sanzione di 1032 euro che gli era stata nel frattempo comminata né di assecondare la farsa. Ha fatto sapere invece garbatamente, agli asinelli dell'Arpa lombarda, che, se proprio si fosse dovuto trovare un colpevole per "quel delitto della natura", la sanzione si sarebbe dovuta indirizzare alla Regione Lombardia (dalla quale, tra l'altro, l'Arpa dipende) in quanto quella proprietaria dei salti d'acqua nell'oasi protetta dell'Orrido e in quanto quella responsabile, anche, della quantità che quei salti dovrebbero quotidianamente rilasciare. Un Manzoni anni duemila avrebbe iniziato il suo capolavoro così: "Quei salti del Lago di Como..."
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