""Sei troppo grasso - gli hanno detto in tre - ma vogliamo farti ingrassare ancora di più". Così lo hanno immobilizzato, gli hanno calato i pantaloni e gli hanno soffiato dentro con la pistola ad aria compressa di un autolavaggio. Riducendolo in fin di vita".
I carabinieri, informati del fatto, hanno giustamente fermato i tre con l'imputazione di tentato omicidio. I genitori dei bulli, invece, hanno più che vivacemente contestato l'imputazione adducendo questa giustificazione: "Ma quale tentato omicidio: era soltanto uno scherzo, per loro era un gioco e nulla più". Dimostrando, così, tutto il loro cinismo e tutta la loro vigliaccheria. Ma, soprattutto, la loro incapacità di essere stati e di essere tuttora genitori. Considerato, anche, che tutti e tre i bulli non sono dei ragazzini, ma dei giovani sui 24-25 anni. Un'età che consente di capire, già da tempo, la differenza tra uno scherzo e un gioco e un'azione inumana e feroce. Da rabbrividire. Sia per i figli sia per i loro genitori.
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