Dal primo novembre - continua a ripetere il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano - l'operazione italiana "Mare nostrum" verrà sostituita con l'operazione Ue "Triton"". "Dal primo novembre - continua però a replicare il direttore del "Frontex" Ue, Gil Arias Fernandez - interrompere "Mare nostrum" spetterà solo all'Italia e "Triton" comincerà indipendentemente, con l'impiego di due navi d'altura, due navi di pattuglia costiera, due motovedette, due aerei e un elicottero". Non solo: "Le navi europee si limiteranno a trasferire gli immigrati sulle nostre cose e toccherà ancora all'Italia gestire e finanziare le pratiche di identificazione e di accoglienza in quanto "Frontex" e l'Unione europea non possono sostituire gli Stati membri nella responsabilità di controllare le proprie frontiere".
Poiché nessun organismo dell'Unione europea è finora intervenuto a smentire il direttore di "Frontex", c'è da presumere che il Ministro Alfano non abbia capito niente di quanto sarebbe avvenuto dal primo novembre oppure abbia capito benissimo tutto, ma non ci avrebbe pensato su due volte a prendere in giro Parlamento e cittadini. Una figura, nell'un caso o nell'altro, più che meschina. Ma, al di là della sua figura meschina, una realtà preoccupante: tutto continuerà a ricadere, in sostanza, sull'Italia. La quale, seppure ha dimostrato di non farcela da sola a sostenere il drammatico fenomeno immigratorio, non è tuttavia riuscita ad ottenere, dall'Unione europea, un sostegno veramente adeguato, giusto e doveroso. Più che un Angelino con le ali, forse, ci sarebbe stato bisogno di un Angelone con gli attributi. Ma dove trovarlo? Ah, saperlo!
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