"Tempo dieci giorni - ha dato la notizia Angelino Alfano - "Nuovo Centro Destra", "Udc", "Per l'Italia" costituiremo un gruppo parlamentare unico. Dopo questa fusione, poi, si procederà alla costituzione di un partito, con nome e simbolo nuovi, che "si collocherà in un'area forte e alternativa alla sinistra"".
Addio di Angelino, dunque, a Matteo? Macché. Sulla carta una cosa, nei fatti un'altra. Il nuovo partito si collocherà sì, sulla carta, in un'area forte e alternativa alla sinistra, ma nei fatti - come l'Alfano di lotta e di Governo ha tenuto a chiarire subito per non mettere in pericolo la sua poltrona - "sempre al fianco del Pd e a sostegno di Renzi". Tanto rumore, allora, per nulla. O, meglio, tanta contraddizione in termini raramente riscontrata perfino in politica. Complimenti, perciò, al sempre più diabolico Angelino e ai due zero virgola qualchecosa che andranno a rinforzarlo in questa sua incoerente azione di alternativa e nello stesso tempo, di appoggio alla sinistra.
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