"Lo spostamento del pareggio di bilancio al 2017 - ieri notte in Senato - è passato per un solo voto: quello dell'ex "5 stelle" Luis Orellana. E anche perché il "leghista" Roberto Calderoli, il quale avrebbe votato contro come il resto del suo partito, in quel momento presiedeva l'aula e, come da prassi, non ha invece votato".
Il che, rovesciando la frase con la quale Giovannino Guareschi era solito chiudere i suoi racconti, non è bello né istruttivo. Non dovrebbe esserlo soprattutto, con un Senato sempre più problematico, per il "premier" Renzi. L'allarme, insomma, è suonato. Matteo farebbe bene a non sottovalutarlo e a non riderci troppo su.
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