"Ma se il Pd sta male - ha osservato qualcuno - non è che "Forza Italia" stia meglio".
A parte il calo di consensi della gente, che gli istituti di statistica stanno registrando da tempo, la nuova grave ferita apertasi, nell'ultimo Ufficio di presidenza, con lo scontro tra il vecchio "leader del non mollo", Silvio Berlusconi, e il giovane aspirante a sostituirlo, di "paraventa scuola dc", Raffaele Fitto. Con un altro giovane, l'ex radicale pannelliano Daniele Capezzone, a non contare niente, ma a darsi arie da grande stratega e abile solo a "fare ammuina". E con tutti gli altri, lì, a votare sì per la relazione di Berlusconi, ma sempre più confusi, scocciati, annoiati, infastiditi, amareggiati. Tanto da far perfino scoppiare a piangere - come testimoniato da alcuni presenti all'Ufficio di presidenza - il tenero Renatino Brunetta.
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