"Invece di fare il "défilé" e farti fotografare - ha gridato a Beppe Grillo, il quale stava girando in moto per le vie di Genova disastrata, uno degli "angeli del fango" - vieni a spalare qui con noi". E lui: "Ci sono già, a spalare, i parlamentari del "Movimento"".
I parlamentari del "Movimento", bene, ma quali consueti schiavetti ai suoi ordini. Lui, però, con il fischio a sporcarsi mani, faccia e vestiti. Lui a girare, in moto, fresco, pulito, immacolato come un san Beppe delle apparizioni. E questa volta, comunque, i "vaffa", invece di lanciarli lui, a lui sono stati lanciati a piene mani. Anzi, a palate. Insieme al fango.
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