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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 25 aprile 2013

Il 25 aprile del Beppe

"Il 25 aprile - ha invece sentenziato Beppe Grillo - è morto. E, se  i partigiani tornassero fra noi, si metterebbero a piangere".
"Se c'è oggi un morto - gli hanno risposto, da Marzabotto, alcuni vecchi partigiani - quel morto è lui perché lui, più che un pagliaccio, è un dittatore e la dittatura, appunto, è morta con il 25 aprile. Che oggi è la festa degli italiani liberi ed è una festa viva. E, se tornassero i partigiani, non sarebbero loro a piangere: a piangere sarebbe un despota folle come lui". Nulla da aggiungere.
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