"Eugenio Scalfari - domenica scorsa - ha scritto il suo tradizionale editoriale dando praticamente un realistico benvenuto, come male minore per l'Italia in questo momento, al Governo Letta".
Ma non l'avesse mai scritto. Perché, sul sito di "Repubblica", sono piovuti commenti come "Senza dignità", "Non comprerò più questo quotidiano", perfino "Vattene in pensione, vecchio". Ma come? Tanti insulti, per uno dei più antichi ed inesorabili avversari di Silvio Berlusconi, solo perché colpevole di avere dato il benvenuto realistico ad un Governo con qualche inevitabile presenza berlusconiana? Povero Eugenio Scalfari così scavalcato, ripudiato, insultato e licenziato su due piedi. Com'è crudelmente dura, anche per un padre nobile, la famosa legge del contrappasso.
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