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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 16 aprile 2013

Buonanotte al secchio?

"Il popolo "5 stelle" ha indicato a maggioranza - "on line" - che il candidato del Movimento alla Presidenza della Repubblica sia la brava conduttrice di "Report", Milena Gabanelli".
La brava Milena Gabanelli, pur lusingata dalla scelta, non ha dato però l'impressione di voler accettare il faticoso tentativo di scalata del Quirinale. E se alla fine - è stato chiesto a Beppe l'urlatore - lei dovesse rinunciare? Al secondo posto - è stata la risposta - è arrivato il medico missionario Gino Strada. Ma lui - la replica - ha già rinunciato. E Beppe l'urlatore: ci sarebbe, come terzo, Stefano Rodotà. Solo che Stefano Rodotà, oltre che essere un eminente giurista, è stato anche un politico di molte legislature nel Parlamento italiano e di una nel Parlamento europeo. Un politico, dunque, non da poco e con il gravissimo difetto - come sempre affermato da Beppe l'urlatore - di essere proprio un politico non da poco. Ma, se questo è stato il responso del popolo "5 stelle" - è stato allora il parere del "guru" Gianroberto Casaleggio - questo sia. Con tanti saluti, cioè, anche a quest'altro principio del Movimento che avrebbe dovuto essere, invece, inossidabile. Così come inossidabile non è stato il principio di tagliarsi sul serio i compensi parlamentari (nessuno se li è tagliati sul serio), il principio di rendere pubbliche le fatture di tutte le spese (la capogruppo alla Camera non potrà farlo perché le hanno rubato il portafoglio in cui le custodiva) e il principio di viaggiare sempre in seconda classe e mai sull' "alta velocità" (il capogruppo al Senato è stato fotografato a dormire beatamente, da Roma a Milano, in un posto di prima classe sul "Freccia rossa" ad alta velocità). E, allora, con tanti saluti - oltre che a Beppe l'urlatore al vento - anche al Gianroberto il "guru". "Guru" è una parola che trae origine dalle radici "gu" (oscurità) e "ru" (svanire) significando, appunto, colui che disperde il buio. Ma quale buio sta disperdendo il riccioluto "superman" Casaleggio? Parrebbe nessuno. Parrebbe anzi che, se prima nel Movimento era già sera, stia diventando ormai sempre più notte. Con la sincera speranza democratica che non sia, alla fine, buonanotte al secchio.
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