"Le registrazioni dei quattro colloqui intercettati casualmenete dalla Procura di Palermo tra il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e l'ex Ministro Nicola Mancino - ha sentenziato definitivamente la Corte di cassazione - devono essere distrutte senza che alle parti processuali - come era stato invece chiesto dall'imputato Massimo Ciancimino - sia concesso di ascoltarle".
Finalmente, dunque, la distruzione di queste registrazioni? Ancora no perché - come sembra - la Procura di Palermo vorrà prima leggere le motivazioni della sentenza della Corte di cassazione. Ma, poi, meglio posticipare il più possibile la distruzione. Hai visto mai che qualche più o meno misterioso personaggio o qualche giornale più o meno ammanicato con qualcuno abbia così il tempo per impossessarsi di quei colloqui intercettati e "giocarseli" per qualche suo interesse? Sempre di attualità, purtroppo, la celebre frase di Giulio Andreotti: "A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca".
.
Nessun commento:
Posta un commento