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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 27 aprile 2013

Beppe e Barabba

"Beppe Grillo - aveva chiosato Enrico Letta il giorno celebrativo della Liberazione - dice che il 25 aprile è morto, ma anche Dio è morto e lui, però, non dice che è risorto dopo tre giorni".
Beppe l'urlatore si è allora seduto sulla riva del fiume e ha atteso che passasse Enrico Letta. Enrico Letta, però, non è passato come un morto annegato, ma sulla barca del nuovo Governo. Beppe l'urlatore non si è tuttavia arreso e ha così commentato il sì, dopo 72 ore, di Enrico Letta al Capo dello Stato: "Con il Governo Letta il terzo giorno è resuscitato Barabba". Volendo dire, però, che cosa esattamente? Che è resuscitato il vecchio sistema dei briganti invece di qualche nuovo dio di nome Grillo, Casalegno, Crimi, Lombardi? Tra follìa, allora, e presunzione. O tra presunzione, perlomeno, e intempestività. Soprattutto se, alla fine, si è profeti del niente.
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