"Tra la trentina di libri presentati al "Premio Strega 2013" - a sorpresa - anche un "diario carcerario" di Totò Cuffaro, ex Governatore della Sicilia, condannato a sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato di "Cosa nostra" e rivelazione di segreto istruttorio, tuttora detenuto a Rebibbia".
Il titolo dato al volume è "Il candore delle cornacchie". Dove il candore sta per quella innocenza che Totò continua a sostenere e le cornacchie stanno per quei giudici i quali lo hanno invece condannato? Assolutamente no giurano lui, il suo prefatore monsignor Fisichella e l'editore milanese "Guerini e associati". Il titolo nasce da una romantica e tenera immagine: quella di una cornacchia dal petto bianco venutasi a posare, un giorno, davanti alle sbarre della sua cella. Ma a Cuffaro notoriamente detto "vasa vasa", certamente, sarebbe piaciuto di più che, un giorno, fosse andata a posarsi, sul balcone della sua stanza di Governatore siciliano, una più graziosa e dolce allodola dal petto bianco. Prima che tutto accadese. Proprio tutto. E pazienza se, allora, non gli fosse venuta in mente l'ispirazione di scrivere un libro per il "Premio Strega".
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