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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 20 aprile 2013

Beppe tra arroganza e contraddizioni

"Bersani - aveva urlato, prima della quinta e della sesta votazione, Beppe Grillo - deve spiegare perché, secondo lui, Stefano Rodotà non poteva essere candidato nuovo Presidente della Repubblica".
Non si sa se Pierluigi Bersani avrà mai la voglia di rispondere all'urlata richiesta di spiegazioni di Beppe Grillo. Beppe Grillo, comunque, non aveva ancora risposto ad una sommessa domanda di spiegazioni rivolta a lui due giorni fa. Come mai, secondo lui, uno Stefano Rodotà - sempre secondo lui "maledetto" succhiapensioni d'oro dell'odiata vecchia casta - adesso avrebbe potuto essere candidato a nuovo Presidente della Repubblica. E anche dopo il sofferto quanto nobile, generoso e responsabile "sì" di Giorgio Napolitano alla richiesta di una sua invocata salvifica candidatura. Ma a questa sommessa quanto legittima domanda, sicuramente, il sempre più arrogante e contraddittorio Beppe Grillo non urlerà mai una pur dovuta risposta. Neppure sul "web".
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