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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 22 gennaio 2013

Sceneggiata napoletana 1

"Dopo l'esclusione di Nicola Cosentino dalle liste del Pdl in Campania - questa la versione de "Il Giornale" - ci si è accorti che quelle liste erano misteriosamente sparite. Si sono cercate a lungo, ovunque, poi si è saputo che le aveva il commissario regionale Francesco Nitto Palma il quale,  nessun allarme per carità, le stava depositando in tempo utile in Corte d'appello. Ma, allora, perché i candidati sono stati riconvocati tutti a Napoli d'urgenza per firmare di nuovo la lista dal notaio? Per prudenza, tante volte... Ma poi tutto a posto".
Davvero degno della più classica sceneggiata napoletana. Che, un giorno, potrebbe essere recitata così: "Mò purtamme 'e lliste in Tribbunale". "Maronna, ma addò stanno?" "Mesterio: nun ce song cchiù". "Nun me pozzo fa' capace". "Cose 'e pazzi". "Cose 'e pazzi? Simme futtuti". "Ma non le tenisse arretro Nitto Palma?" "Ma sì, le tene isso". "E cchi te 'o dice?" "Sì, isso le tene". "Nun m'arrisulta". "Sì, isso le tene". "Isso no". "Isso sì: è juto dinto 'o Tribbunale ampresso ampresso e ha presentato 'e lliste". "Va buo'. Ma pecchè sogno stati convoca' tutti a Napule 'e novo?" "Ppe prudenza, guaglio', si unu avisse voluto fa' 'na cazzimma". A questo punto sipario. E applausi.
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