Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 8 gennaio 2013

La "ricarica" dei cinquanta a Palazzo Chigi

"Il primo novembre scorso - motivo la necessità di risparmiare 14 milioni di euro - erano stati "tagliati" cinquanta dirigenti "in più"alla Presidenza del Consiglio".
Ottimo buon esempio per Enti, Comuni, Province, Regioni e Ministeri. Peccato, però, che quei cinquanta dirigenti - come ha fatto conoscere Alfredo Macrì, presidente del Sindacato indipendente della Presidenza del Consiglio -  siano già rientrati o stiano rientrando alla spicciolata, zitti zitti, piano piano, ai loro posti e con gli stessi stipendi. "Come mai?" ha scritto, in una lettera aperta a Mario Monti, lo stesso Alfredo Macrì. Risposta? Nessuna. Silenzio totale. Con tanti saluti al vantato risparmio di 14 milioni di euro andato precipitosamente in fumo. E - fatto di non poco conto - all'intransigente rigore che Mario Monti continua ad indicare come simbolo nella sua bandiera politica e amministrativa. Pierferdinando Casini - come noto - va sempre più novellando della urgente necessità di una Terza Repubblica. E' corso, evidentemente, troppo in fretta. Torni indietro. Il suo "profeta" Mario Monti, come infatti sembra, è ancora fermo alla Seconda. E alle sue  deprecabili abitudini e regole non scritte pre-elettorali.
.

Nessun commento: