"Valanga di dimissioni da "Futuro e libertà per l'Italia" - in Friuli Venezia Giulia - perché nella lista per la Camera dei deputati sono stati inseriti due indagati: Paolo Ciani e Alessandro Zanusso".
Ma come sono stati possibili questi due inserimenti? Non c'è stato un accureato lavoro - con tanto di lente d'ingrandimento e di affilati bisturi - da parte di quell'inesorabile Enrico Bondi ingaggiato da Mario Monti proprio per scartare, dalla sua lista e dalle liste dei suoi alleati Casini e Fini, anche chi presentasse il più piccolo neo sulla sua epidermide politica? Si è detto che , ci mancherebbe altro, questo accurato lavoro c'è stato eccome. Ma, se cominciano ad uscire fuori casi come quelli di Paolo Ciani e Alessandro Zanusso in Friuli Venezia Giulia, meglio sarebbe chiedersi: e come? Come è stato portato avanti, cioè, questo lavoro? Forse, da Enrico Bondi, tra una lettera e l'altra a questo e a quel centrista: "Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po'..." E, a forza di distrarsi un po' oggi e un po' domani, al terribile censore è sfuggito qualche neo anche grosso su qualche epidermide politica.
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