"Il nostro candidato alle politiche italiane di febbraio - ha ufficialmente e pubblicamente dichiarato il il capogruppo degli eurodeputati del Partito popolare, Joseph Daul - è il "premier" uscente Mario Monti".
Il capogruppo del Partito popolare europeo, Jospeh Daul, aveva certamente previsto che la sua dichiarazione avrebbe mandato su tutte le furie il Pdl che del Partito popolare è uno dei membri. Quello che non aveva previsto è che ha mandato su tutte le furie anche quel "suo" Mario Monti il quale ha fatto subito sapere di non avere gradito quella patente in quanto lui, fin dall'inizio, si è impegnato a presentarsi, agli elettori, al di fuori di ogni e qualsiasi partito tradizionale. In Italia come in Europa. Povero Joseph Daul, allora. Qualcuno dovrebbe ricordargli, per il suo bene, che - nella realtà - diventare capo di un gruppo parlamentare europeo è sicuramente più facile che esercitare poi quel ruolo con intelligenza, etica e senso del dovere. Soprattutto senza odi preconcetti e servilismi oltretutto neppure richiesti.
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