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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 28 gennaio 2013

I boia sono boia tutti

"Nei gulag sovietici - ha scritto Alessandro Solgenitsin - per fare le camere a gas mancava il gas".
Nei gulag sovietici, cioè, se i deportati non hanno subito la stessa terribile sorte dei deportati nei lager tedeschi, è soltanto perché agli aguzzini sovietici è mancato l'elemento necessario essenziale. Con tutto ciò, comunque - tra lavoro durissimo, maltrattamenti, gelo, malnutrizione, fucilazioni, suicidi - si può calcolare, sempre secondo Alessandro Solgenitsin, che siano morti in tutto - tra il 1929 e il 1953 - sesssanta milioni di deportati (fra i quali anche alcuni italiani). Ma perché ricordare questo? Perché sarebbe tempo che anche questo avesse giustamente, come giustamente ha il commosso ed indignato ricordo dei lager tedeschi, una sua ricorrente e sempre viva "Giornata della memoria". L'Auschwitz dei boia tedeschi sì, certo, ma perché no la Kolyma dei boia sovietici? I boia sono boia, infatti, sotto qualsiasi spicchio di doloroso cielo. E non ci possono essere boia cattivi e boia buoni, se hanno fatto - come hanno fatto - lo stesso maledetto mestiere.
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