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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 10 ottobre 2012

Morta una poltrona, se ne fa un'altra

"Hanno lasciato la presidenza della propria Provincia - si è letto sui giornali - anche Maria Teresa Armosino ad Asti e Roberto Simonetti a Biella perché - hanno motivato - nella impossibilità di continuare ad amministrate dopo i drastici tagli decisi dal Governo".
Motivazione legittima? Può darsi. Ma queste dimissioni di Maria Teresa Armosino ad Asti e di Roberto Simonetti a Biella, così come quelle di altri presidenti nei giorni scorsi, hanno tutta l'aria di una motivazione ben diversa:poiché le nostre Provincie sono destinate a scomparire e poiché occorre lasciare le Amministrazioni locali sei mesi prima delle elezioni politiche, via di corsa dalle Amministrazioni locali (che non garantiscono più la poltrona) per tentare l'avventura delle elezioni politiche (che potrebbero offrire buone possibilità di raggiungere una poltrona oltretutto più prestigiosa e vantaggiosa). Ma - si sa - i politici, in genere, sono soliti abbellire le loro azioni con tanti fiocchetti colorati e mai parlare chiaro ed onesto. E giustificare quelle che poi finiscono per rivelarsi le loro vergogne con il fatto che qualcun altro ha deciso di togliere loro le mutande. Nel caso specifico, quel monellaccio del Governo. O no, signori presidenti tutti che, precipitosamente, vi siete dimessi dalle Provincie in odore di soppressione?
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