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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 18 ottobre 2012

La notifica del mistero

"Noi - ha fatto sapere la Suprema Corte di Cassazione - abbiamo spedito già il 28 settembre scorso, alla Procura di Milano, la notifica della sentenza di condanna nei confronti del direttore de "Il Giornale", Alessandro Sallusti". "Ma noi - ha fatto sapere, a sua volta, la Procura di Milano - non l'abbiamo ancora ricevuta".
Che dire? Che, passati già venti giorni, la Suprema Corte di Cassazione avrebbe fatto meglio  ad affidare la notifica da far giungere alla Procura di Milano ad un suo "camminatore" anziché a Poste italiane: sarebbe arrivata prima e con certezza. Oppure che la notifica è puntualmente arrivata alla Procura di Milano, ma qui si è poi arenata sulla scrivania di qualche magistrato Ponzio Pilato il quale, piuttosto che essere indicato e ricordato come il "crocefissore" della libertà di stampa, sta aspettando che il direttore de "Il Giornale" possa avvalersi della nuova legge sull'informazione in lenta gestazione nelle aule parlamentari. Ma, intanto, il direttore de "Il Giornale"? Lui - secondo gli amici - ha già preparato, per precauzione, il suo fagottello con il pigiama, lo spazzolino da denti e un chilo di arance.
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