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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 29 ottobre 2012

Dietro l'arresto di Kosta Vaxevanis

"Il giornalista Kostas Vaxevanis - hanno fatto sapere le autorità greche - è stato arrestato per avere pubblicato, sulla rivista "HotDoc", i nomi di 2.059 connazionali esportatori illegali di denaro in Svizzera".
L'arresto è scattato, ufficialmente, perché il giornalista Kostas Vaxevanis avrebbe violato la "privacy" di quei 2.059 "patriottici" connazionali. Ma la verità è che, tra quei 2.059 "patriottici" connazionali, ci sono alcuni politici, addirittura alcuni esponenti dell'attuale Governo, i quali - dall'alto del loro Olimpo di intoccabili - non hanno gradito e hanno ordinato le manette. Anche in Grecia, quindi, va in galera chi denuncia i rei e i corrotti mentre i rei e i corrotti continuano a rimanere liberi. Liberi anche, in questo caso, di continuare ad esportare illegalmente denaro in Svizzera e contribuire, così, alla rovina economica del loro Paese. Loro si tolgono i propri patrimoni dai forzieri delle banche nazionali, ma intanto, sempre più spesso, loro connazionali, ormai poveri e disperati, si tolgono addirittura la vita. Forse allora, per eliminare questa nuova genìa di Proci tracotanti e parassiti, più che un imbelle Governo Samaras, servirebbe alla Grecia, oggi, un coraggioso e virtuoso Ulisse 2000.
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