"Con la mia manovra - così si è rivolto durante un'udienza del processo sul naufragio della "Costa Concordia", ad alcuni superstiti presenti, il comandante Francesco Schettino - ho salvato la vita a voi e a tantissimi altri passeggeri".
Durante l'udienza, purtroppo, non potevano essere presenti i trentasei passeggeri che nel naufragio sono invece morti. Ma di quelli, evidentemente, il comandante Schettino si è già dimenticato. Oppure, per lui, trentasei morti su circa quattromila passeggeri (salvati, tra l'altro, non da lui che se n'era scappato su uno scoglio vicino) sono soltanto una bazzecola di percentuale che non vale neppure la pena di considerare. E bravo, dunque, Francesco Schettino: zero in profitto come comandante di nave, ma dieci pieno in cinismo e in arroganza come uomo.
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