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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 2 ottobre 2012

La seconda raffica di mitra della Procura di Stoccarda

"Voglio dire ai sopravvissuti e ai parenti delle vittime di Sant'Anna di Stazzema - ha dichiarato alle agenzie Claudia Krauth, procuratrice capo a Stoccarda - che abbiamo fatto tutto il possibile per chiarire le responsabilità dei militari tedeschi nel massacro".
Tutto il possibile? Ma se le precise responsabilità erano state già documentate e provate fino alla Cassazione italiana e, dunque, sarebbe stato sufficiente chiedere le carte alla nostra Magistratura. E se Marco De Paolis, procuratore militare a Roma, ha confermato, addirittura, che alcuni degli accusati si erano dichiarati, già da tempo, rei confessi. Quale tutto il possibile, dunque? Assolutamente e clamorosamente falso. Per cui due possibilità. La prima: alla Procura di Stoccarda non sono stati capaci di fare giustizia sulla strage di Sant'Anna di Stazzema, ma allora sarebbe giusto cambiassero perlomeno mestiere. La seconda: alla Procura di Stoccarda non hanno volontariamente cercato di fare giustizia sulla strage di Sant'Anna di Stazzema, ma allora sarebbe stato perlomeno opportuno non uscirsene, subito dopo la vergognosa sentenza, con un'altrettanto vergognosa dichiarazione. Dopo lo schiaffo, insomma, no lo sputo. No la seconda - e, per di più, intollerabilmente beffarda - raffica di mitra contro 560 innocenti, fra i quali cento bambini.
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