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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 21 ottobre 2012

Il solito Domenico Scilipoti

"Gianfranco Fini - va proclamando, a proposito della "famosa" casa di Montecarlo, l'onorevole Domenico Scilipoti - non è responsabile del cognato e, dunque, non si deve dimettere".
Certo che Gianfranco Fini non è responsabile del cognato, ma di se stesso sì. Saranno comunque le cronache, politiche e giudiziarie, a dare una risposta definitiva all'ancora irrisolto e non chiarito caso. Quanto invece è già ampiamente sicuro e documentato è che l'onorevole Domenico Scilipoti il 12 marzo 2011 aveva sbraitato "Fini non è sereno, deve dimettersi", il 3 novembre aveva urlato "Fini se ne deve andare" e dopo appena nove giorni aveva strillato in aula "Fini, vergogna,vattene". Che cosa è allora accaduto, all'improvviso, all'onorevole Domenico Scilipoti? Niente, perché? Tutto normale, tutto come al solito. Ora qua, ora là. Ora con questo, ora con quello. Ora contro questo, ora contro quello. Come quando, nel lasciare l' "Italia dei valori" all'opposizione andò a salvare, con il suo voto, il Governo Berlusconi. E il bello è che, in quell'occasione, fu proprio Gianfranco Fini a ironizzare su di lui, definendo quello salvato in extremis il "Governo Belusconi-Scilipoti".
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