Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 15 giugno 2014

Tempo di battere i pugni

"19.700 migranti - dal 1988 ad oggi - hanno perso la vita per cercare di varcare le frontiere europee".
19.700 migranti morti dal 1988 ad oggi significa, mediamente, più di 750 ogni anno. Migranti esseri umani, non moscerini. E, dunque, un dramma spaventoso. Di fronte al quale, però, l'Unione europea ha sempre fatto spallucce, ha dirottato in Italia qualche spicciolo perché si occupasse lei della questione ed è tornata ai suoi affari di alta finanza e di alta economia. Un vero e proprio pluriomicidio volontario e continuato. Che a questo punto, però, l'Italia non dovrebbe più coprire ed avallare. Reagendo, anche, andando a  Bruxelles per battere decisamente i pugni sul tavolo. Magari non  una scarpa come fece Nikita Krusciov, nel lontano 1960, all'Assemblea generale delle Nazioni unite. Ma i pugni, almeno, sì. Poco elegante? Poco diplomatico? Innegabile. Ma è più elegante e diplomatico, oltre che più responsabile e solidale, lasciar continuare a far morire migliaia di migranti disperati? Non sembrerebbe male, allora, se il "premier" Renzi, il Ministro degli Esteri, Federica Mogherini, e il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, facessero almeno, a questo punto, la "conta". La "conta" per chi dovrebbe prendere l'aereo, di corsa, per andare a battere, finalmente, i pugni a Bruxelles. Sul tavolo di quell'Unione europea dalla vocazione evidentemente assassina.
.

Nessun commento: