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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 26 giugno 2014

Polemiche, contropolemiche e quella striscia bionda sulla nuca

"Io - ha cercato di difendersi il calciatore "azzurro" Mario Balotelli  dalle critiche piovutegli addosso per le sue prestazioni ai "mondiali" in Brasile - ho dato il massimo... I "negri" non mi avrebbero scaricato così".
Ora non è che si provi gusto a criticare il calciatore "azzurro" Mario Balotelli. Due, però, le obiettive considerazioni. La prima: se - come lui sostiene - in Brasile ha davvero dato il massimo, allora non si capisce come lo lusinghi essere definito "Super Mario". Con quelle sue prestazioni spente, infatti, "super" di che? La seconda: se - come lui accusa - i "negri" non l'avrebbero scaricato così, non si capisce perché, invece di giocare in Italia, non vada a giocare in un più accogliente, umano, fratello Paese africano. Forse perché accoglienza, umanità, fraternità sono valori che, alla fine, per il calciatore "azzurro" Mario Balotelli sono valori molto meno importanti, in verità, del valore dei milioni che guadagna in Italia e non guadagnerebbe certamente in un Paese africano. Lui comunque, tra una polemica e una contropolemica, è andato subito a farsi, da un barbiere, una vivacissima striscia bionda sulla nuca. Come sarebbe bello, però, se il calciatore "azzurro" Mario Balotelli riuscisse, prima possibile, a maturare. E a non continuare a "uscire bianco" come il "mellone" della famosa canzone di Renato Carosone.
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