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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 23 giugno 2014

Se lo Stato incassasse quei 620 miliardi che gli sono dovuti

"Al 31 dicembre 2013 - dati ufficiali riportati in un "dossier" pubblicato sul "Corriere della sera" - il Fisco è arrivato a dover riscuotere 620 miliardi di euro".
620 miliardi di euro che, se incassati, farebbero crollare il debito pubblico dal 137,5% al 97,8% del prodotto interno lordo. Oppure - come ipotizza il "dossier" del "Corriere della sera" - potrebbero evitare, a tutti gli italiani, di pagare l'Irpef per quattro anni. Oppure, ancora, avviare un gigantesco piano di opere pubbliche del valore di 110 "Mose". Ma, ecco, perché il Fisco è arrivato a dover riscuotere una cifra tale? Perché, anzi, ogni anno che passa il credito continua ad aumentare ad un ritmo di 50-75 miliardi? Perché nessun Governo, fino ad oggi, è stato capace o ha avuto la volontà di munirsi di strumenti veramente idonei a risolvere la clamorosa questione? Perché mostra timidezza a muoversi anche il Governo in carica? Non è un bel vedere e sapere, come non lo è stato fino ad oggi, per tutti quei cittadini onesti i quali continuano a pagare, alcuni anche con sacrifici, quanto dovuto. Ai quali, anzi, continua ad essere chiesto di pagare sempre di più. Incredibile.
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