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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 23 giugno 2014

Quella immunità figlia di nessuno

"L'immunità dei senatori - ha dichiarato il Ministro Maria Elena Boschi - il Governo non la voleva". "Noi - ha dichiarato, a sua volta, il capogruppo di "Forza Italia" a Palazzo Madama, Paolo Romani - non l'abbiamo mai chiesta e non ne sapevamo addirittura nulla". "L'immunità - ha tuonato il viceprersidente "5 stelle" Luigi Di Maio - è un colpo da brividi". Non hanno né dichiarato né tuonato ufficialmente, invece, Pd e "Lega nord" che, comunque, si sono detti disposti a rivedere l'emendamento a firma Calderoli che, in Commissione, era comunque "passato", pronto per l'aula. Unico a dichiararsi  esplicitamente favorevole, invece, il "Nuovo Centro Destra" di Angelino Alfano".
Ma possibile che, a far "passare" l'emendamento in commissione, sia stato soltanto il "piccolo" Angelino? Che i "grandi" di Palazzo Chigi, del Pd, del "Movimento 5 stelle", di "Forza Italia" non fossero d'accordo - almeno alcuni - come adesso, invece, negano? Che questo emendamento, figlio della colpa, non abbia una madre identificabile? Non è possibile. E, allora, c'è qualcuno che bara. C'è qualcuno il quale - come si è giustamente irritata la relatrice pd Anna Finocchiaro - sta ora giocando allo scaricabarile. Il che si sta rivelando come come l'ennesima prova di una politica sempre meno seria, responsabile e affidabile. A sinistra, al centro, a destra. Purtroppo. E a prescindere da come andrà a concludersi, alla fine, quella vergogna dell' "io non c'ero e, se c'ero, dormivo".
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