"Il decreto contenente "misure urgenti per la semplificazione del Paese" - inviato in lettura, dal Governo, al Presidente della Repubblica - è stato rispedito al mittente perché, nei suoi 82 articoli e nelle sue 71 pagine, considerato disomogeneo per materia ed oggetto e nemmeno accompagnato da relazioni tecniche ed illustrative".
Inevitabilmente al mittente, in effetti, se si considera che questo decreto prefigurava insieme, ad esempio, nuove norme sul pubblico impiego e sulle invalidità patologiche e croniche, sulla magistratura e sulle fonti rinnovabili, sul processo civile e amministrativo e sulla tracciabilità dei rifiuti, sul processo tributario e sul rilancio del settore vitivinicolo, sulla disciplina degli appalti e, addirittura, sulle mozzarelle di bufala campane. Un "pot-pourri", appunto, inaccettabile. Anche se si presume dettato dalla volontà di arrivare in fretta alla soluzione di vari problemi che continuano a condizionare negativamente il Paese. C'è un proverbio, però, che ammonisce: "La gatta presciolosa fece i gattini ciechi". Governo di corsa va benissimo, per carità, ma con giudizio. Per non fare decreti che non potranno mai vedere la luce. Come quei gattini.
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