"Due sottufficiali della Polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Modica sono stati arrestati - per ordine della Magistratura - perché accusati di avere abusato sessualmente, tra il maggio 2012 e il marzo 2014, di alcuni giovani detenuti stranieri. I quali, ove non avessero acconsentito, si sarebbero visti introdurre droga nei vestiti o nella cella e finire poi accusati di esserne i possessori".
Il segretario generale aggiunto dell'Osapp (il sindacato degli agenti di Polizia carceraria), Domenico Nicotra, è prontamente intervenuto in difesa dell'onorabilità del Corpo e ha definito i due sottufficiali del carcere di Modica "mele marce". Solo che - tra carabinieri, poliziotti, finanzieri, agenti carcerari - nei vari Corpi delle cosiddette "forze dell'ordine" cominciano ad esserci troppe "mele marce". Come troppe "mele marce" continuano ad esserci, anche, tra i politici e i magistrati, gli imprenditori e i professionisti. Dall' "Italia dei cachi", allora, all' "Italia delle mele marce"? Oltre che, aumentando ogni giorno il consumo di droghe, anche delle pere.
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