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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 27 giugno 2014

La pensione del povero ex procuratore Caselli

"L'ex procuratore di Torino Gian Carlo Caselli - andato in pensione nel dicembre scorso - ha inoltrato ricorso, al Tar del Piemonte, perché vorrebbe la pensione che si sarebbe atteso prima dei tagli decisi dal Governo, per tutti i pubblici dipendenti, in omaggio alla "spending review".
Ma quanto sta prendendo, di pensione, l'ex procuratore di Torino Gian Carlo Caselli per dover ricorrere a tale indignata azione giudiziaria? Appena 302.937 euro lordi l'anno e cioè lui, ogni giorno, più di quegli 800 euro lordi che prendono decine di migliaia di lavoratori e di pensionati alla fine di ogni mese. Certo - potrebbe però osservare l'ex procuratore di Torino Gian Carlo Caselli - ma si vuol mettere un alto magistrato con un "lavoratore sfigato"? Per carità: vogliamo scherzare? E poi - ha invece voluto sottolineare l'ex procuratore di Torino Gian Carlo Caselli - l'indipendenza dei magistrati va "salvaguardata anche attraverso la sostanziale intangibilità del loro trattamento retributivo e previdenziale". Ci mancherebbe altro. Specialmente quando i magistrati come lui  sono ormai in pensione e devono salvaguardare l'indipendenza, tutt' al più, dal loro badante fisso o ad ore.
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