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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 19 giugno 2014

... E la chiamano Giustizia

"Ubriaco, positivo alla cocaina, già pregiudicato per guida in stato di ebbrezza - tre anni fa a Cassano d'Adda - aveva investito un bambino di otto anni in bicicletta ed era fuggito senza soccorrerlo".
Il bambino, uscito dal coma, rimarrà però paraplegico per il resto della sua vita. L'ubriaco, cocainomane, pregiudicato e suo carnefice rimarrà invece in carcere, espiati già due anni e sei mesi, soltanto altri tre anni e sei mesi. Il bambino non potrà più andare in bicicletta, ma nemmeno camminare, divertirsi come i suoi coetanei, muoversi, mangiare, bere e accudirsi da solo. Per sempre. L'ubriaco, cocainomane, pregiudicato e suo carnefice, fra tre anni e sei mesi - se non interverranno premi, indulti, amnistie - potrà invece tornare libero di muoversi, di ubriacarsi, di drogarsi, di vivere comunque la sua vita, compreso il guidare di nuovo l'auto. E la chiamano Giustizia...
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