"Il direttore del "Corriere della sera", Ferruccio De Bortoli - per non essersi opposto alla pubblicazione pubblicitraria di una pagina in cui la moglie e alcuni amici di Marcello Dell'Utri gli mostravano affetto e vicinanza dopo la condanna e l'incarcerazione per concorso esterno in attività mafiosa - è ora "sotto schiaffo" della sua redazione".
Può darsi pure, dal punto di vista dell'opportunità, che quella pagina pubblicitaria fosse stato meglio non accettarla. Ma, allora, la redazione del "Corriere della sera" dovrebbe spiegare perché non abbia neppure fiatato quando, per anni, il giornale ha ospitato commenti di quell'Adriano Sofri il quale è stato condannato e incarcerato per il reato ben più grave quale mandante dell'omicidio del commissario Luigi Calabresi. Che brutto, dunque, al di là di Marcello Dell'Utri, questa solita e indegna pratica dei "due pesi e due misure". Specialmente se sposata da professionisti i quali dovrebbero essere i custodi dell'obiettività e dell'imparzialità.
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