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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 23 febbraio 2013

Libertà di pirata

"Sara Marzocca, 24 anni - è accaduto in Corso Vercelli a Torino - è stata investita e uccisa mentre stava attraversando sulle strisce pedonali".
Cento episodi di questo genere in media ogni mese? Certo. Ma, anche, circa venti con il "pirata stradale" che, dopo l'investimento, non soccorre la vittima e fugge. Come avvenuto con l'assassino di Sara Marzocca. Il quale è stato poi ritrovato, sì, ma, quando si è andati ad identificarlo, è risultato essere quel Davide Giunta, 45 anni, che, nell'autunno scorso, aveva già provocato un gravissimo incidente guidando ubriaco. Una domanda, allora, che sembra più che legittima: se a quel Davide Giunta, 43 anni, fosse stata tempestivamente ritirata la patente e sequestrata la macchina dopo il primo gravissimo incidente, Sara Marzocca, 24 anni, non sarebbe ancora oggi viva? Qualcuno, in un Paese civile, sarebbe portato a dare una risposta. Ma non per cortesia: per dovere.
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