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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 24 febbraio 2013

Antonio la bolgia

"Oggi per Juventus-Siena - aveva mandato il messaggio il tecnico bianconero Antonio Conte - lo stadio non deve essere un teatro: voglio una bolgia".
Necessario, dunque, l'aggiornamento. No, lo stadio non doveva essere un teatro con una platea che sarebbe venuta per godere tranquillamente lo spettacolo che le sarebbe stato tranquillamente recitatao sul palcoscenico. No, il tecnico bianconero Antonio Conte aveva chiesto una bolgia. Cioè un inferno di fuochi e di indemoniati. Il caos allo  stato peggiore. Sapendo benissimo - e questo è il fatto più grave - che a certe frange del tifo più violento inviti come quelli sono autentici inviti a nozze. Per fortuna, però, gli attori in mutande e il loro regista con il fischietto hanno dato lo spettacolo senza il bisogno di una platea che dovesse scatenarsi in un sabba diabolico. La speranza è che il tecnico bianconero Antonio Conte sia rimasto soddisfatto lo stesso. Anche se la vittoria della sua "Juventus", invece di avvenire in una bolgia infernale, è avvenuta, cioè, in una sorta di atmosfera celestiale.
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