"Con più tempo a disposizione per la campagna elettorale - ha detto seriamente, nella trasmissione "Uno mattina" della Rai, il "premier" uscente Mario Monti - mi avrebbe votato oltre il 50% degli elettori".
Peccato per il "premier" uscente Mario Monti, dunque, che si sia stati costretti ad andare alle urne la seconda domenica di Quaresima e, cioè, in tempi di digiuno e di penitenza cosicché lui, rigido e forte nei suoi principii, dovrà accontentarsi - come gli accreditano i sondaggisti - di un misero 9% dell'intera messe dei voti. Ma, se si fosse andati alle urne invece a Ferragosto, con un aumento del 9% ogni mese da oggi, allora sì che il "premier" uscente avrebbe potuto festeggiare la sua personale assunzione al 50% ed oltre dei suffraggi. Peccato, sì, per il "premier" uscente Mario Monti. Ma lui, da dotto bocconiano, dovrebbe conoscere una celebre frase del grande poeta Eugenio Montale. Questa: "Il tempo degli eventi è diverso dal nostro". Da quello di ciascuno di noi. Anche da quello di un "premier" uscente con tanta voglia di rientrare.
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