"Niente da nascondere - è apparso su un manifesto fatto affiggere da un candidato leghista alla Regione Lombardia - Vota Amadeo".
Ma Amadeo, Davide Amadeo, nell'apparire completamente nudo nel suo manifesto, ha invece nascosto - sotto una grande "T" maiuscola della parola "Vota" - quello che di solito viene coperto con una foglia di fico. Per non incorrere, certo, nel reato di offesa alla pubblica morale. E va, naturalmente, bene. Non va bene, però, il motto "Niente da nascondere". Oggi, infatti, Davide Amadeo ha già dovuto nascondere - pur giustamente - le sue "vergogne" anatomiche. Come poter essere sicuri che, domani, non debba nascondere, anche, certe eventuali vergogne politiche? Un manifesto così, insomma, uno lo fa coerente oppure non lo fa. Nel caso specifico, sarebbe stato più opportuno, oltre che meno autolesionista, non farlo. Ma poi, su, "Nudi alla meta" lo ha detto Benito Mussolini nel 1924, mica Roberto Maroni l'altro ieri.
.
Nessun commento:
Posta un commento