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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 18 febbraio 2013

Il cimitero di Beppe

"La tv - ha urlato, questa volta, Beppe Grillo - è come il cimitero".
Difficile, in effetti, poter dimostrare come la tv di oggi sia un reparto di neonatologia di buone idee e di buone rappresentazioni. Ci sarebbe da chiedere a Beppe Grillo, però, perché avesse preso accordi con Sky per comparire su quei teleschermi e solo qualche ora prima della trasmissione si sia tirato indietro. Gli ha fatto paura all'ultimo momento, evidentemente, andare al cimitero. Poteva, tuttavia, pensarci prima. Prima di concordare, con i "vespilloni" di Skay, le modalità della cassa (di risonanza?), della messa (in scena?) e della sepoltura (dei suoi concorrenti politici?) Ma si sa - ha detto uno dei suoi fedelissimi - Beppe Grillo è un umorale: al mattino pensa e dice una cosa, al pomeriggio può essere anche il contrario. E così, magari, a Beppe Grillo al mattino gli andrebbe di morire, al pomeriggio invece no.
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