"Mio fratello Mario, candidato al Senato, dalla Comunità di Sant'Egidio fondata da Andrea Riccardi, nella lista di Mario Monti in Campania - ha scherzato fino ad un certo punto Francesco Giro, anch'egli candidato al Senato, ma dalla "Caritas diocesana romana" fondata da don Luigi Di Liegro, nella lista Pdl nel Lazio - ha molte più opportunità di me perché lui è stato inserito al terzo posto ed io al sesto".
Ma benedetto Francesco: di che cosa va scherzando, fino ad un certo punto, se suo fratello Mario finirà per entrare a Palazzo Madama e lui no? Poteva pensarci prima. Prima e meglio. Vuol mettere, infatti, una povera "Caritas diocesana romana" e una ricchissima "Comunità di Sant'Egidio"? Un semplice sacerdote in tonaca come don Luigi Di Liegro - venuto a mancare, oltretutto, sedici anni fa - e un grande sacerdote laico come Andrea Riccardi il quale - quando c'è sempre stato da inciuciare con il potere - non è mai mancato? Ma poi, su, non esageriamo. Forse è bene così. Alla politica italiana basta anche un solo Giro. Basta e, magari, avanza pure.
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