"Arrendetevi. Siete circondati - ha urlato ancora più forte, in piazza Duomo a Milano, il "leader" del movimento "5 stelle", Beppe Grillo - Uscite con le mani alzate. Nessuno vi toccherà, ve lo prometto. Non useremo violenza su di voi".
Fino ad ora, però, nemmeno un "vecchio politico" si è arreso ed è uscito con la mani alzate dai vari fortilizi dei "partiti malfattori". Perché nessuno crede che l'accerchiamento vantato da Beppe Grillo non sia poi così massiccio e senza scampo? Perché nessuno si fida che, una volta arresosi, non gli sarà fatta davvero una qualche violenza? Oppure perché tutti sono convinti che, mentre Beppe Grillo sta cercando di penetrare in Parlamento come i Galli cercarono - nel 390 avanti Cristo - di penetrare in Campidoglio, qualche provvidenziale oca, improvvisamente, si metterà a starnazzare e a far fallire la presa del potere? Sarà la storia, anche questa volta, a raccontare come sarà andata a finire. Una storia che ha già cominciato a scrivere una specie di "incipit", ma che inizierà a scrivere il primo capitolo da questo 25 febbraio in poi.
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