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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 23 settembre 2014

Il "resort" fantasma del probo cittadino svedese

""Resort" quattro stelle superiori, "suites" di primo livello, un paradiso con ampio parco e piscina, campo da golf e ristorante di classe - è stato possibile leggere, per cinque anni, su internet - nella splendida campagna di Capriata d'Orba, nel cuore del Monferrato".
Per cinque anni, così, numerosi turisti sono rimasti affascinati tanto da assicurare, al "resort", un volume di affari di quasi un milione e mezzo di euro. Un giorno, però, è rimasta affascinata la Guardia di finanza la quale, una volta accomodatasi nella lussuosa "hall", ha scoperto: 1) i proprietari del "resort" non avevano mai denunciato la loro attività al Fisco e, quindi, non avevano mai versato un euro di tasse; 2) tutti i dipendenti sono sempre stati pagati "in nero"; 3) nessun ospite è stato mai segnalato agli organi di pubblica sicurezza; 4) il ristorante serviva piatti di classe, ma senza avere mai ottenuto una regolare autorizzazione ad esercitare. Ancora più stupefacente, comunque, la quinta scoperta della Guardia di finanza: il "resort" in solidi mattoni e con stanze da 180 a 270 euro al giorno, ma completamente inconsistente come un fantasma da cinque anni per il Fisco, non era gestito da un prestanome dell'italica camorra, ma da un probo cittadino svedese dalla fedina penale immacolata. Cose che capitano. Anche nelle migliori "famiglie europee".
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