"A don Antonio Scordo - sacerdote condannato dalla Giustizia italiana, ad un anno di reclusione, per avere testimoniato il falso in favore di un "certo gruppo" di giovani stupratori - il vescovo di Oppido-Palmi, monsignor Francesco Milito, ha ora affidato la guida parrocchiale del Duomo di Gioia Tauro".
Don Antonio Scordo, per l'amor di Dio, si sarà pure pentito di avere trasgredito all'ottavo comandamento, oltretutto per coprire un vergognoso delitto, e sarà stato pure perdonato dalla bontà di Santa Romana Chiesa. E però... E però, ancora, quel vescovo monsignor Milito: dopo l' "inchino che?" a proposito della statua della Madonna ad Oppido Mamertina sotto il balcone del "boss" locale, la "condanna che?" comminata, per falsa ignobile tesimonianza, a don Antonio Scordo. I "che?", certo non santi, saranno finiti qui?
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