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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 30 settembre 2014

Renzi

"Concluso il dibattito in Direzione - ha tenuto ad avvertire il segretario del Pd e "premier" Matteo Renzi - in Parlamento, ora, si dovrà votare tutti uniti secondo le indicazioni del partito".
Tutto ciò, però, sicuramente da prassi, ma non da Costituzione. All'articolo 67, infatti, la Suprema Carta recita testualmente: "Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincoli di mandato". Chi è eletto, cioè, deve rispondere ai cittadini che lo hanno eletto e non al partito in cui è stato eletto. Non, insomma, al Pd come non a "Forza Italia" o a chiunque altro movimento politico. E, a tutti coloro i quali sembrano essersene dimenticati, il Capo dello Stato farebbe bene a ricordarlo. Almeno se la Carta costituzionale ha ancora un valore e non va ormai considerata una carta straccia.
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