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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 18 settembre 2014

Indovina chi è andato a cena

"Massimo D'Alema - la notizia è filtrata con ritardo - ha invitato a cena, lunedi scorso, una tavolata di amici".
Per festeggiare la buona vendemmia nelle sue pregiate vigne di Otricoli? Ebbene no. Per cercare invece di capire come arginare la crescita di quella che lui considera la "gramigna Renzi" sotto il vitigno doc del Pd. E indovina chi c'era a cena. C'era il "meglio" della minoranza del partito, ma anche certi componenti della nuova segreteria - "plurale e non unitaria" cuperlamente parlando - come Enzo Amendola e Micaela Campana e, perfino, alcuni i quali hanno formalmente siglato - a suo tempo - la cosiddetta "pax renziana" come il capogruppo alla Camera, Roberto Speranza. E, poiché "in vino veritas" ,il Massimo padrone di casa non si è potuto trattenere dal confidare che Matteo Renzi, a lui, aveva detto determinate cose, sia sulla composizione del Governo che sulla nomina dell'Alto rappresentante europeo, alle quali non ha poi tenuto fede. Con un significativo brindisi finale: "Qualcuno, prima o poi, dovrà raccontare le bugìe che dice quello lì". Alla salute.
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