"Il Governo - sulla fecondazione eterologa - ha ritirato il suo decreto già pronto e ne ha spedito il testo alle Camere perché decidano loro con una legge".
Il motivo? Quello ufficiale è che i problemi etici non si possono risolvere per decreto. Quello vero è che il Governo non è stato colto da improvviso rispetto per l'etica, ma, impaurito dalle polemiche sempre più accese sulla delicatissima questione, ha preferito scaricare la "patata bollente" al Parlamento. Il quale chissà quando se ne occuperà. E chissà se riuscirà a cavare il ragno dal buco. La Regione Toscana, quella del "premier" Renzi, ha già fatto sapere, comunque, che non fermerà la fecondazione eterologa nei suoi centri specializzati: peggio per lui, se Matteo s'è messo paura. Come se la metterà, presumibilmente, anche il Parlamento.
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