"Per salvare Venezia dall'invasione dei turisti pendolari - ha proposto la sottosegretaria ai Beni culturali e al Turismo, Ilaria Borletti Buitoni - si potrebbe far pagare un "tiket d'ingresso" a chi si fermi un solo giorno".
Chi si ferma un solo giorno, però, è chi non ha risorse per rimanere di più. Chi ha solo qualche euro in tasca, cioè, ma che non vuole giustamente privarsi di un "unicum" come Venezia. Per cui il Governatore veneto Luca Zaia ha commentato sfavorevolmente la proposta di questo "tiket giornaliero" affermando che Venezia "è un patrimonio di tutti, anche dei poveri". E l'ex presidente della Biennale di architettura Paolo Portoghesi, già a suo tempo, si è espresso più romanticamente così: "Venezia è un sogno e i sogni appartengono a tutti". Bisognerà vedere, però, se le buone argomentazioni di Luca Zaia e di Paolo Portoghesi finiranno per bloccare la proposta dal sapore, più che elitario, sostanzialmente razzista. Il che non è affatto certo perché la sottosegretaria Ilaria Borletti Buitoni è una donna veramente tosta. Basta considerare che, nominata ai Beni culturali e al Turismo da Enrico Letta nel suo Governo, è riuscita a restare al suo posto anche nel Governo di Matteo Renzi.
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