"E' sbagliato pubblicare e diffondere documenti fotografici e televisivi delle violenze commesse dagli estremisti islamici in Medioriente - ha scritto, sul "Corriere della sera", Beppe Severgnini - perché, così, si fa propaganda ai terroristi che uccidono per dimostrare al mondo di essere i più forti".
Magari anche vero. Peccato, però, che l'articolo di Beppe Severgnini sul "Corriere della sera", iniziato in prima pagina, sia poi continuato a pagina 5 dove campeggiava una enorme foto del jihadista in procinto di decapitare il povero fotoreporter James Foley. Proprio una immagine di violenza terroristica, perciò, che Beppe Severgnini non vorrebbe che nessuno mostrasse. E che il "Corriere della sera", invece, ha pubblicato in gran risalto infischiandosi del suo Beppe. Che figura, eufemisticamente, di popò.
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