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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 29 novembre 2012

A giudizio la vittima e non il colpevole

"L'egiziano Mosad Emad S. - circa un anno fa - era stato insultato, derubato e picchiato dal suo connazionale Hamouda S. e, per questo, aveva sporto denuncia contro di lui".
Ma, dopo questa denuncia, che cosa è successo negli uffici giudiziari milanesi? E' successo che il pubblico ministero chiamato ad occuparsi del pur facile caso abbia fatto una confusione tale da identificare la vittima Mosad Emad S. come il colpevole e il colpevole Hamouda S. come la vittima. Con la conseguenza di rinviare a giudizio, per fortuna a piede libero e non con il carcere preventivo, il povero insultato, derubato e picchiato e di mandare in pace il colpevole vero. Ma, poi, l'incredibile distrazione è stata sanata? Solo in parte. Perché Mosad Emad S. ha sì ottenuto proprio in questi giorni, dopo un anno, la sentenza che gli ha cancellato l'ingiusta macchia di colpevole, ma ora, per vedere giustamente imputato Hamouda S., chissà ancora quanto dovrà attendere. Sempre che nel frattempo, negli uffici giudiziari milanesi, non si confonda qualcun altro.
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