"Nemmeno un euro dei fondi destinati al mio partito - aveva detto Vincenzo Maruccio, ex tesoriere ed ex capogruppo dell' "Italia dei valori" alla Regione Lazio - è finito nelle mie tasche".
Ora che i magistrati stanno approfondendo il caso dopo avergli imputato il reato di peculato, si è scoperto che, alla fine, Vincenzo Maruccio aveva ragione. Si è scoperto, infatti, che lui, sì, ha sottratto quasi un milione di euro alle casse del suo partito, ma poi è andato a giocarselo, anche cinquemila euro al giorno, al "videopoker". E, dunque, il milione dell' "Italia dei valori" non è finito nelle sue tasche, ma in vari "slot room" romani e laziali. Il che, comunque, è ancora più grave eticamente. E per il segretario nazionale Antonio Di Pietro, il quale nei due prestigiosi ruoli lo aveva imposto alla Regione Lazio, ancora più grave anche politicamente. Confermato: giocare d'azzardo in politica e giocare d'azzardo al "poker" non è detto che sempre premino.
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